sabato 10 novembre 2012

Mostrare, moltiplicare, comunicare: la rete dei musei della Provincia di Ravenna

 

di Eloisa Gennaro 

 


Selvatico Spore è un progetto che fa dei musei locali un volano per arrivare ad altri luoghi e per comprendere altri contenuti. E bianca è una mostra allestita sul territorio, in diversi musei e luoghi espositivi (che ai musei si riallacciano), che in un sottile gioco di rimando l’uno con l’altro – come tessendo una ragnatela – raccontano e sviluppano con linguaggi diversi, per analogie e contrasti, il tema della mostra.

Il Museo Civico delle Cappuccine a Bagnacavallo esprime mirabilmente l’identità locale attraverso le collezioni della pinacoteca storica e della sezione di arte moderna e contemporanea, che coprono un arco temporale lungo sei secoli, e la vivace sezione delle mostre temporanee.

L’esposizione permanente di una singolare e notevole raccolta di targhe devozionali in ceramica e la ricorrente realizzazione di mostre tematiche rappresentano le due anime del Museo Civico San Rocco di Fusignano, ospitato in un ex-ospedale accuratamente riallestito.

Nato per documentare l’attacco alla Linea Gotica, il Museo della Battaglia del Senio ad Alfonsine è un museo del territorio romagnolo durante la seconda guerra mondiale, che sottolinea l’intreccio dei fatti militari con la storia della popolazione civile affacciata sulle sponde del Senio.

Il Museo Civico Luigi Varoli a Cotignola si articola in più sedi, le cui collezioni rispecchiano la poliedrica personalità dell’artista cotignolese. Palazzo Sforza ospita le sue opere di pittura e scultura, mentre Casa Varoli conserva le sue memorie e le sue multiformi raccolte legate alla storia locale.

L’altrettanto eclettica raccolta antiquaria del medico e diplomatico Venturini è al centro del Museo Civico Carlo Venturini a Massa Lombarda: raccolte librarie, archeologiche, artistiche e naturalistiche si mescolano a oggetti curiosi in un’atmosfera da wunderkammer.

Infine il Museo Francesco Baracca a Lugo, che è idealmente presente grazie alla figura dell’eroe della prima guerra mondiale. L’allestimento racconta la vita del noto aviatore e ne offre un’immagine calata nel contesto storico e sociale del suo tempo.

Sei musei, frantumi identitari del territorio d’appartenenza capaci di restituire una visione d’insieme, che insieme ad altri trentaquattro fanno parte della rete museale a cui quindici anni fa ha dato vita la Provincia di Ravenna.

In Italia, dove esistono più di cinquemila musei, molto vicini tra loro e per lo più di ridotte dimensioni, la costituzione di reti museali rappresenta uno strumento essenziale a beneficio segnatamente dei musei più piccoli. Tale prospettiva è particolarmente significativa in una realtà come quella ravennate, che conta oltre cinquanta musei, disseminati dalla costa alla collina, dalle città d’arte alla pianura, caratterizzati da un’ampia varietà di collezioni e dalle medio-piccole dimensioni. Il Sistema Museale Provinciale è nato nel 1997 proprio con l’intento di valorizzare questo ricco, differenziato e frammentato patrimonio. È una rete territoriale che coordina e stimola il ‘gioco di squadra’: suo elemento caratterizzante è il Comitato Scientifico, attore fondamentale per lo scambio di informazioni, occasioni di confronto, e per programmare attività, con l’obiettivo di diffondere gli standard di qualità. Perché la conoscenza è il fine da perseguire, anche in tempi bui.